II - La caduta

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  1. La sognatrice nell'armadio
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    II – La caduta



    “Il più bello, il più forte, nonché il più amato dal nostro Signore! L'arcangelo distrutto dalle sue stesse mani... il migliore fra tutti!”
    Il giovane fanciullo era disteso a terra, fra la polvere scura, in preda all'angoscia; si alzò titubante e lento vagò per la stanza, girandosi le dita e sfregandosi le braccia.
    Le grandi ali rinsecchite occupavano gran parte del salone, i passi dell'uomo erano larghi ed insicuri, l'incertezza ed il terrore sgorgavano dal suo corpo.
    “Uno stupido sono stato, ecco cosa... lì avevo tutto ed ora ho un cumulo di cenere e polvere!” Colto dall'ira colpì con un calcio ciò che rimaneva di una vecchia parete, poi sfogandosi con urla disperate, si prese la testa fra le mani, premendo i palmi.
    I suoi occhi rosso acceso, iniettati di rabbia, fissavano impassibili quella distesa di dolore; nessuna vegetazione arricchiva il suolo, che arido veniva mosso dalle leggere correnti afose dell'ambiente. Vi erano solo rovi secchi e spinosi che bloccavano alcuni passaggi e grosse pietre, nere come la pece, completavano il paesaggio povero e deprimente. Il clima, estremamente caldo, infiacchiva la volontà del giovane, che intento ad analizzare la zona, notò quasi subito i fiumi di lava che percorrevano i pendii rocciosi. Tutto era buio, tutto era spento e privo di vita.
    “Questo è il mio mondo? Questo è ciò che lui ha voluto per me? Non mi ha conservato nemmeno un po' di quella sua dolce luce celestiale?”
    Prese fiato, trattenendo l'umidità dei suoi occhi, che veloci scorrevano da un antro, a un altro, nel tentativo di scorgere una piccola salvezza.
    “Perchè mi hai fatto questo padre... perchè proprio a colui che tanto ti amava, che tanto ti sosteneva... io l'ho fatto per noi...”
    Disperato passò una mano fra i suoi capelli scuri come fuliggine, ma un' altra fitta d' instabilità colpì la sua mente e di nuovo l'uomo si piegò, spezzato dal rimorso.
    “Sono addirittura così debole, mi ha tolto tutto... è una follia...”
    Straziato uscì dalla struttura in rovina, alla ricerca di qualsiasi cosa, di un suo simile, di una speranza, di tutto ciò che lo avrebbe potuto aiutare; camminò a lungo, spesso in tondo, sperando di scovare un senso per quello scempio.
    Passarono ore, ma non era stanco, il bisogno di un'ancora di salvezza lo spingeva a continuare, gli garantiva uno stimolo per andare oltre l'ennesima collina di cenere.
    Le gambe gridavano dal dolore, i muscoli rigidi graffiavano il suo orgoglio, ma non poteva arrendersi e crollare al suolo, non poteva farsi spegnere un'altra volta.
    Lui sapeva di non essere l'unico, in fondo durante la battaglia non era stato solo, quindi ora, in quel luogo infernale, non poteva essere in solitario; camminava trascinandosi i piedi stanchi, ma con la mente fissa sull'obiettivo; non poteva arrendersi, non doveva cadere di nuovo.
    “Lucifero!” Una voce lontana attirò l'attenzione del giovane che rapido si voltò, pronto a cercare la fonte di quel suono con i suoi occhi rossi.
    “Lucifero...sei tu?... siamo qui!” L'uomo, ormai stanco per il cammino, scrutò attentamente il paesaggio, fino a scorgere sulla sommità di una collina in lontananza un gruppo di giovani. Titubante si avvicino a questi, fino a riconoscere tutti; la schiera di creature doloranti lo fissava incredula.
    “Sei davvero tu?... La guerra è persa...non sapevamo dove fossi”
    “Sono io, solo solo stanco, la caduta ha fatto male a tutti... e comunque la battaglia è persa.” Sottolineò quel termine col suo duro tono vocale, mentre si fermò per osservare un terzo dell'antica armata divina, che ora rappresentava i suoi compagni.
    Le loro truppe erano state ridotte al minimo, non era sopravvissuta neanche la metà, bensi solo un misero terzo. “Ma il più potente.”pensò l'uomo.
    Dopo aver ripreso fiato continuò, massaggiandosi la testa che pulsava.
    “Il nostro Signore ci ha punito, ci ha privato della pace e della bellezza divina, le nostre ali si sono inaridite, le nostre chiome si sono macchiate del suolo terreno e i nostri occhi non rappresentano più il cielo paradisiaco, ma solo le fiamme di questo luogo. Gli errori commessi ci sono costati parecchio, tanto da perdere anche la giovinezza...” I suoi occhi si abbassarono, sentendo il peso di quell'ultima frase, il suo corpo non avrebbe retto a lungo, aveva bisogno di riposo.
    Dalla folla si fece avanti un giovane dai capelli color cenere raccolti in una coda di cavallo; il suo aspetto austero faceva risaltare la sua eleganza e i suoi occhi giallo scuro si muovevano veloci, come se volessero scovare la tensione nell'aria.
    Con passo fiero raggiunse Lucifero, ponendosi davanti lui e cominciando a parlare con parole adulatrici ed ingannevoli, pronte per distruggere l'animo altrui.
    “E allora dicci, come possiamo sopportare tutto questo? Prima appartenevamo alle cerchie migliori e più rispettate, ma nonostante ciò, per seguire te, siamo stati puniti come sporchi traditori. Soprattutto tu, nobile guida, unico Serafino della rivolta, come puoi tollerare questa ingiustizia? Guardati! Il tuo aspetto non riesce a resistere per due minuti, la tua vera veneranda età prende il sopravvento sulla tua giovinezza eterna!”
    Sussurrando parole sinuose il giovane camminava girando attorno a Lucifero, che a testa alta ascoltava, senza battere ciglio; sorrise e rispose.
    “Mio caro Azazel, le tue parole sono solo la conferma dei miei pensieri; sai quanto apprezzi i tuoi consigli, per questo hai un ruolo di rilievo nella nostra rivolta ma...”
    “E allora andiamo! Cosa aspettiamo? Noi vogliamo vendetta, non vogliamo restare in questo schifo di mondo!” Irruppe l'arcangelo caduto, accompagnato da vari consensi.
    “Mio caro Cherubino non posso accontentarti, siamo deboli e doloranti, puoi vederlo dal mio aspetto, che muta a causa della stanchezza. Attaccare ora significherebbe autodistruggersi e non abbiamo bisogno di un altra disfatta; abbiamo già perso troppi valorosi guerrieri e non voglio dimezzare nuovamente il mio esercito. So che il dolore è molto, così come la delusione, ma rimedierò!”
    “Vi prometto miei eguali, che, recuperate le forze necessarie creeremo un regno, un nostro mondo, che ci consentirà di compiere la nostra vendetta!”
    Grida furiose si levarono al cielo scuro, riempendo il vuoto di quell'ambiente desolato, mentre un nuovo giorno stava per cominciare.

    << Eri pieno di bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati in tuo onore il giorno in cui fosti creato. Eri un Serafino dalle ali distese...
    Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio e fiero camminavi in mezzo a pietre di fuoco, ardenti e splendenti come il sole il pieno giorno.
    Tu fosti perfetto fin ché non si trovò in te la perversità.
    Per abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza e tu hai peccato, perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio.
    E ti farò sparire, o Serafino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.
    Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra...
    Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli sono stupiti, sei diventato oggetto di orrore e terrore, non esisterai più...>>


    Edited by La sognatrice nell'armadio - 23/2/2015, 19:13
     
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  2. Ferenis
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    No, ma quanto è figo "occhi gialli" *O* Io me lo sono immaginata un gnocco da paura con quei capelli cinerei **
    Mi piace veramente molto questa storia e sta prendendo una piega davvero molto molto interessante (soprattutto per via di "occhi gialli" ahahah XD). Le descrizioni permettono bene al lettore di immaginare facilmente il paesaggio circostante e, inoltre, anche i dialoghi ti permettono di entrare ancora più in simbiosi con il racconto, perché sono molto curati e rendono bene l'idea!
    Sono curiosa di sapere cosa accadrà *-*
     
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  3. La sognatrice nell'armadio1
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    Ti rispondo dal cell! *-* Lucifero è un figo! Fai bene ad immaginarlo così! Grazie per le tue parole e per il tuo entusiasmo, spero che il proseguo ti piaccia ancora di più! Eh, eh, questa era una presentazione preliminare, ti consiglio di cogliere le sfumature nei dialoghi di un personaggio in particolare... Poi capirai u.u <3
     
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2 replies since 23/2/2015, 13:43   18 views
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